inaugurata nel 2006...
sede del Parlamento tedesco ed
alle spalle la Cupola del Reichstag illuminata..
della cupola del Reichstag....
...ancora un' immagine del Parlamento tedesco.
...ancora un frammento del muro.
una lauta cena !!!! PROSIT.....
mattoncini che ricordano dove era
costruito il Muro.
all' ingresso del Museo omonimo..
stiamo entrando nel settore americano...
lasciando il settore americano!
Il "Checkpoint Charlie" di sera.
era questa la situazione! I Panzer
nazisti che si fronteggiavano con
quelli americani!
fra Est ed Ovest.
La Porta di Brandenburgo illuminata.
di liberta' dei popoli oppressi.
Per me e' stata una profonda emozione
attraversarla, oramai liberata del Muro.
nazisti sono cosi' ricordati a Berlino!
Il " DENTE CARIATO " una famosa chiesa ,
Il Viale dei Tigli nella sua caratteristica
hanno dedicato all' Olocausto .
Il " Dente Cariato " nella Berlino
Ovest che mostra i segni dei
bombardamenti subiti!
ristrutturata ma lasciata con le stesse
ferite infertele dai duri bombardamenti
che subi' Berlino durante la 2^ guerra mondiale.
illuminazione.
2 commenti:
rosy ha detto...
Angelo, eccomi, sono venuta nel tuo bellissimo blog..hai ragione a dire che hai postato immagini oltre che mozzafiato per la loro bellezza ma con questo post con le tue foto hai raccontato la storia di un popolo.
Berlino è città strana. Noi italiani la pensiamo capitale della grande Germania, e quindi città dell'ovest. Berlino in realtà si trova completamente in mezzo alla ex Germania est, e i settori francese, inglese e americano erano enclaves in territorio nemico, circondate da ben 115 km di muro difeso da ben 886 cani.
L'ingegno umano si è in quegli anni sbizzarrito per fare passare persone da una parte all'altra del muro (ma, come nelle membrane semipermeabili, SOLO da una parte verso l'altra... chissà perché...) inventando ogni genere di trucco: auto con doppifondi, valigie oblunghe, tunnel sotterranei, mongolfiere fatte in casa, cesoie per filo spinato, sosia dell'ovest... tutte spie prezzolate dagli americani, naturalmente, per alcune intelligenze italiche dell'epoca.
Una città ferita, insomma. Dove una doppia fila di sanpietrini segna il vecchio confine, e dove una serie infinita di croci ricorda, accanto al parlamento e a pochi metri dalla porta di Brandeburgo, i nomi e i visi di tutti coloro che nel tentativo di passare il muro hanno perso la vita.
La Germania mi produce sempre tanta malinconia per quello che è successo in questi suoi meravigliosi posti.
Con la caduta del muro (giusto che avvenisse) con lui son cadute tante cose...
Ci sono stata,in Germania, è quello che ricordo nettamente..e non so il perchè.. sono le sue strade immense, silenziose e pulitissime, come sono oggi non lo so!
Sei molto fotogenico..bhe, quando verrò da te ci berremo una birra insieme.. ma grande come quella che stai bevendo nella foto. abbiamo mangiato anche i crauti con le salsicce. brindo con te..PROSIT...e
Buon Natale! Rosaria.
rosy ha detto...
Angelo, eccomi, sono venuta nel tuo bellissimo blog..hai ragione a dire che hai postato immagini oltre che mozzafiato per la loro bellezza ma con questo post con le tue foto hai raccontato la storia di un popolo.
Berlino è città strana. Noi italiani la pensiamo capitale della grande Germania, e quindi città dell'ovest. Berlino in realtà si trova completamente in mezzo alla ex Germania est, e i settori francese, inglese e americano erano enclaves in territorio nemico, circondate da ben 115 km di muro difeso da ben 886 cani.
L'ingegno umano si è in quegli anni sbizzarrito per fare passare persone da una parte all'altra del muro (ma, come nelle membrane semipermeabili, SOLO da una parte verso l'altra... chissà perché...) inventando ogni genere di trucco: auto con doppifondi, valigie oblunghe, tunnel sotterranei, mongolfiere fatte in casa, cesoie per filo spinato, sosia dell'ovest... tutte spie prezzolate dagli americani, naturalmente, per alcune intelligenze italiche dell'epoca.
Una città ferita, insomma. Dove una doppia fila di sanpietrini segna il vecchio confine, e dove una serie infinita di croci ricorda, accanto al parlamento e a pochi metri dalla porta di Brandeburgo, i nomi e i visi di tutti coloro che nel tentativo di passare il muro hanno perso la vita.
La Germania mi produce sempre tanta malinconia per quello che è successo in questi suoi meravigliosi posti.
Con la caduta del muro (giusto che avvenisse) con lui son cadute tante cose...
Ci sono stata,in Germania, è quello che ricordo nettamente..e non so il perchè.. sono le sue strade immense, silenziose e pulitissime, come sono oggi non lo so!
Sei molto fotogenico..bhe, quando verrò da te ci berremo una birra insieme.. ma grande come quella che stai bevendo nella foto. abbiamo mangiato anche i crauti con le salsicce. brindo con te..PROSIT...e
Buon Natale! Rosaria.
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